Di seguito l’articolo, presentato dal “Corriere delle Comunicazioni” in data 27 Marzo 2009:
“Sugli scali di Roma-Fiumicino e di Milano Malpensa, ENAV ha reso operativo un sistema di videosorveglianza a terra di ultima generazione, la Multilaterazione.
Per gestire la cosiddetta ?Ground?, cioè la movimentazione degli aeromobili sulle piste e sui piazzali dell?aeroporto, il controllore del traffico aereo ha l?ausilio del radar di terra che da oggi sarà integrato con la Multilaterazione o A-SMGCS (Advanced Surface Movement Guidance and Control System), un impianto che permette al controllore non solo di sapere con ancora maggiore precisione la posizione di un aeromobile a terra ma anche di avere tutti i riferimenti di quel velivolo.
La Multilaterazione è un sistema ?collaborativo?, si interfaccia, infatti, con il trasponder dell?aereo dal quale prende tutti i dati che poi arrivano sugli schermi della sala controllo della Torre.
Il tradizione radar di terra permette di monitorare il traffico aereo relativo alle piste di rullaggio (taxiway), a quelle di decollo/atterraggio (runway) e ai punti di raccordo tra taxiway e runway.
Il principale obiettivo della Multilaterazione è il mantenimento e la valorizzazione della sicurezza aumentando l?efficienza dei movimenti a terra, attraverso l?automazione delle funzioni di sorveglianza.
La Multilaterazione è basata sulla misura del tempo di arrivo (DTOA – Differential Time Of Arrival) di un segnale emesso da un aereo da parte di un numero di sensori dislocati su un’ area. Il tempo di arrivo, attraverso la stima della velocità con cui viaggia il segnale in aria, è proporzionale allo spazio percorso dal segnale stesso, in questo modo è possibile individuare la posizione del velivolo. Per ottenere una misura univoca in 2D è necessario posizionare in modo strategico tre sensori (vedi figura), con l’aggiunta di un dispositivo di sincronizzazione che allinea i sensori.
La necessità di incrementare l?efficienza dei sistemi di controllo e sorveglianza aerea preposti alla gestione della superficie aeroportuale, mantenendo inalterati o addirittura accrescendo i livelli di sicurezza, è nata dalla crescente domanda di traffico che ha investito gli aeroporti nell?ultimo decennio.
Ancora oggi, infatti, in molti aeroporti nel mondo il sistema di controllo del traffico aereo di superficie, denominato SMGCS (Surface Movement Guidance and Control System), è sostanzialmente manuale e si basa sulla capacità del Controllore di Torre di monitorare il traffico aereo relativo alle piste di rullaggio (taxiways), a quelle di decollo/atterraggio (runways) e ai punti di raccordo tra taxiways e runways. “